Israele costringe i civili a portare armi a Gaza e li filma facendoli passare per armati
L’esercito di occupazione israeliano ha effettuato attacchi e raid ripetuti nelle aree in cui i civili si erano rifugiati, e durante questi raid sono state registrate scene che rappresentano una macchia nella storia dell’umanità. Uno di questi rifugi attaccati era la scuola Al-Khalifa, dove 7.000 palestinesi si erano rifugiati. I soldati israeliani hanno fatto irruzione nella scuola, hanno radunato i maschi di età superiore ai 15 anni e li hanno costretti a spogliarsi. Poi è intervenuta la rete di propaganda sui social media, affermando che la persona armata nelle immagini era un membro di Hamas, e queste affermazioni si sono diffuse rapidamente. Tuttavia, funzionari della Rete Euro-Mediterranea per i Diritti Umani e giornalisti della zona hanno confermato che l’uomo nelle immagini era Maeen Qeshta Al-Masry, proprietario di una piccola officina di alluminio che vive a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. I funzionari hanno sottolineato che Al-Masry si era rifugiato nella scuola Al-Khalifa come gli altri civili. È stato anche rivelato che i video pubblicati dagli account di propaganda israeliani erano stati manipolati. In una delle clip, si vede la persona presunta di Hamas tenere l’arma con la mano destra e il caricatore con la mano sinistra, mentre in un’altra scena l’arma è nella mano sinistra e il caricatore nella mano destra. Questo dimostra che le scene sono state girate più volte per presentarle in modo ‘perfetto’. Il giornalista israeliano Barak Ravid, analista politico ed esperto di politica estera per CNN, ha cancellato i suoi post dopo aver notato questi dettagli.